Il lavaggio dell’impianto di riscaldamento
Una delle operazioni che vengono proposte in fase di sostituzione della caldaia è il lavaggio dell’impianto di riscaldamento. Si tratta di un intervento utile che fa parte della manutenzione dell’impianto, e diventa tanto più importante quanto più l’impianto è vecchio; in alcuni casi è un’operazione resa obbligatoria per legge, quindi è necessario farla. Ferrari impianti effettua il lavaggio dell’impianto di riscaldamento nel caso di sostituzione caldaia a Como e provincia.
Lavaggio impianto di riscaldamento: cos’è
L’acqua che abbiamo nell’impianto di riscaldamento, quella che va dalla caldaia ai termosifoni, nella maggior parte delle situazioni non viene mai cambiata, è un circuito chiuso in cui la stessa acqua, vecchia di anni (20, 30 anni) passa dalla caldaia ai termosifoni di casa e viceversa, senza mai interrompere questo ciclo.
Alla lunga i componenti dell’acqua hanno un’azione sull’impianto stesso, sulle tubature, sui termosifoni e sulla caldaia. Il cloro contenuto nell’acqua, i metalli, l’ossigeno disciolto, fanno azione di corrosione e ossidazione. Si deposita nelle tubature dei fanghi detti anche “morchie” che peggiorano lo scambio termico e quindi l’efficienza dell’impianto di riscaldamento.
Questo meccanismo va avanti spesso per anni ed anni, e ovviamente alla lunga ci possono essere dei problemi, e inefficienze. Il lavaggio dell’impianto evita che questo possa succedere, ripristinando la funzionalità iniziale.
Il lavaggio dell’impianto viene eseguito utilizzando una pompa esterna, e va ad inserire un prodotto che viene sciolto in acqua e lasciato agire per rimuovere le incrostazioni senza danneggiare l’impianto. A questo punto viene rimossa tutta l’acqua presente e viene sostituita con nuova acqua e un secondo prodotto protettivo, così da ripristinare la condizione iniziale del nostro impianto.
Lavaggio impianto di riscaldamento: è obbligatorio?
Il lavaggio dell’impianto di riscaldamento è obbligatorio solamente in certe situazioni.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 59/2009 ci dice, all’Articolo 4, punto 14, lettera A, che in alcuni casi è necessario “un trattamento chimico di condizionamento” dell’impianto, un altro modo per parlare del lavaggio dell’impianto (che infatti viene trattato chimicamente con i prodotti che abbiamo menzionato prima).
Il lavaggio è obbligatorio solamente quando si effettua un intervento sull’impianto, ovvero nello specifico (Art. 14):
- Nel caso della realizzazione di un nuovo impianto, non esistente precedentemente;
- Quando si effettua una ristrutturazione di un edificio, quando la ristrutturazione va ad interessare anche l’impianto stesso;
- Nel caso in cui vengano sostituiti i generatori di calore, ovvero le caldaie. Va fatto qualunque sia il motivo della sostituzione, e per motivi tecnici è importantissimo quando si sostituisce la caldaia tradizionale con la caldaia a condensazione.
Lavaggio impianto di riscaldamento: quando è consigliato
Nei casi precedenti non si può evitare il lavaggio, mentre negli altri casi può essere comunque effettuato, ma è facoltativo. E’ consigliato, se ci sono problemi da ostruzione, nei seguenti casi:
- Alcune stanze sono più fredde rispetto ad altre;
- L’impianto impiega molto tempo per riscaldarsi;
- Alcuni radiatori sono freddi anche se aperti, in particolare nella parte inferiore;
- La caldaia è più rumorosa del normale.
I vantaggi che si ottengono con il lavaggio dell’impianto
I vantaggi del lavaggio dell’impianto di riscaldamento sono quelli che abbiamo appena visto. Tra i problemi che vengono risolti, infatti, ci sono:
- La corrosione dovuta alle sostanze che stagnano in acqua;
- L’eliminazione delle alghe che si possono essere formate nell’impianto;
- La rimozione degli eventuali depositi di calcare.
Tutto questo, se è passato molto tempo dall’ultimo lavaggio o se per 30 anni non è stato mai eseguito, porta ad un risparmio energetico sul consumo di gas metano che arriva fino a 150 euro all’anno, per una famiglia media.
Il lavaggio dell’impianto non è un intervento costoso: i prezzi vanno da 200 a 400 euro, in modo molto indicativo, che comprendono il tempo necessario per il lavoro e il prodotto utilizzato per la pulizia: il costo si ammortizza in tempi brevi con il risparmio sulla bolletta del metano.


